giovedì 3 novembre 2011

Progetto I castagneti dell'Insubria e lotta al cinipide del castagno


castagno sano (Sopracornola 2010)

Anche nella nostra Valle San Martino la raccolta delle castagne quest’anno è stata a dir poco disastrosa, come nel resto della Lombardia. Poche le castagne raccolte, e in gran parte ‘malate’, non mangiabili.
Le tradizionali castagnate di Carenno, Sopracornola e Lorentino si sono svolte con castagne importate dalla Francia … che tristezza se ci pensiamo, circondati da castagneti …

cinipide galligeno del castagno

Colpevole è un parassita, Il cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus),  un piccolo insetto particolarmente dannoso per il castagno, originario della Cina ma ormai ampiamente diffuso in Giappone, Corea e Stati Uniti. E' stato segnalato per la prima volta in Europa nel 2002 in provincia di Cuneo. A partire dal focolaio iniziale in Piemonte l’insetto si è diffuso in altre regioni e nel 2008 è stato trovato anche in castagneti della Toscana e negli ultimi anni si è diffuso ulteriormente, interessando quindici delle venti regioni italiane.


Il cinipide del castagno presenta una sola generazione annua. Nei mesi di giugno e luglio dalle galle formatesi in primavera fuoriescono le femmine adulte che si presentano come piccole vespe lunghe 2,5 mm circa, con una colorazione nera a carico del torace e dell’addome; gli arti sono di colore giallo brunastro, ad eccezione dell’ultimo segmento tarsale bruno scuro.
Le femmine appena sfarfallate depongono le uova nelle gemme presenti in quel momento sulla pianta. In ogni gemma possono essere depositate fino a 25-30 uova e ciascuna femmina può deporre in tutto tra 100 e 200 uova.
galla su germoglio
La formazione delle galle può coinvolgere i germogli laterali o apicali dei rami, inglobando una parte delle giovani foglie e degli amenti, determinando l’arresto dello sviluppo vegetativo dei getti colpiti.
A volte invece le galle sono confinate sulle foglie lungo la nervatura centrale. Le galle formatesi sui germogli disseccano nel corso dell’estate e dell’autunno e rimangono visibili sugli alberi anche nell’anno successivo.
Un forte attacco di quest’insetto può determinare a lungo andare anche un calo della produzione e una riduzione dello sviluppo vegetativo.



Al momento è combattuto con metodi di lotta biologica, utilizzando il parassitoide Torymus sinensis,  altra piccola vespa antagonista del cinipide e anch’esso originario dell’Estremo Oriente.
In Lombardia la lotta biologica a questo insetto è coordinata dall’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) del Sistema Regionale della Lombardia. Nel corso di quest’anno ha compiuto dei ‘lanci’ del parassitoide antagonista del cinipide in Val Trompia, in Val Brembana, nel Triangolo Lariano, nell’Oltrepò Pavese ed anche nella nostra Valle San Martino (a Monte Marenzo).
Ci vorrà qualche anno prima che il sistema ritrovi un suo equilibrio, occorre attendere che la moltiplicazione dell’antagonista avvenga secondo i ritmi naturali; ora si dovrà eseguire una precisa attività di monitoraggio, anche all’interno del progetto INTERREG (italo/svizzero) denominato I Castagneti dell'Insubria.
Il progetto investe un’ampia area transfrontaliera dell’area Insubrica esprimendo una mappatura geografica che copre tutta la fascia centro occidentale del lago di Como, il territorio a sud del Lecchese, il Verbano nella provincia di Varese, la Val Trompia bresciana, il Cantone Ticino e, per importanti aspetti strettamente connessi con gli obiettivi progettuali di rete, la Val Bregaglia grigionese.
Il partenariato è rappresentato in Italia dalla Comunità Montana Lario Orientale – Valle San Martino come ente capofila, dalla Comunità Montana della Valchiavenna, Comunità Montana delle Valli del Verbano, Comunità Montana del Triangolo Lariano, Comunità Montana del Lario Intelvese, Comunità Montana di Valle Trompia, ERSAF, Consorzio Forestale Lario Intelvese, Consorzio Forestale di Prata Camportaccio, Consorzio Castanicoltori di Brinzio, Orino e Castello Cabaglio come partner progettuali italiani.
Il soggetto capofila di parte svizzera è l’Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana e come partner progettuale svizzero la Sezione forestale cantonale del Ticino.
Il progetto ha una durata di tre anni con conclusione alla fine del 2012 e si prefigge di incoraggiare l’integrazione del comparto agro-forestale del castagno con i processi di diversificazione delle aziende agricole e la valorizzazione turistica del patrimonio ambientale dell’area transfrontaliera.


Locandina ufficiale presentazione progetto


Si terrà Sabato 12 novembre 2011, presso il Comune di Erve, Sala Consigliare, Via Roma, 11 la presentazione istituzionale del progetto interregionale, sarà l’occasione anche per fare il punto sulla lotta al cinipide del castagno nelle nostre valli.


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